Chi sono e perché vi scrivo?
Chi sono?Alberto Fileti, studente universitario all’ultimo anno di giurisprudenza a Trieste e vi scrivo per chiedere il vostro sostegno alla mia candidatura in IV circoscrizione alle prossime elezioni del 15 e 16 maggio 2011 a Trieste.
Perché mi candido?
Me l’hanno chiesto in tanti con l’aria del “ma chi te lo fa fare”.
Personalmente non ho mai avuto dubbi sul perché. Nei momenti in cui mi sono candidato, l’ho fatto pensando all’apporto che, se eletto, avrei potuto dare alla comunità. Per me fare politica significa offrire un servizio: se non si è in grado di offrirlo bene, meglio farsi da parte non candidandosi.
Questo è dunque il primo motivo che mi ha spinto a mettermi in gioco: la volontà di impegnarmi al massimo per migliorare la circoscrizione in cui vivo e sono attivo, composta sì delle Rive e del centro città, la così detta “vetrina di Trieste”, ma anche di rioni che non sono sotto gli occhi di tutti e che allo stesso tempo, anche per l’alta densità abitativa, hanno diversi problemi di vivibilità.
Da cosa nasce questa convinzione?
Dal fatto di aver maturato, negli anni, competenza e capacità tali che mi consentono di capire la dimensione delle questioni che la circoscrizione si trova di volta in volta ad affrontare e dal fatto di aver imparato, sia con le mie prime esperienze di amministratore sia osservando chi ne sa più di me, ad interagire con un sistema complesso come l’amministrazione di un territorio.
Con passione e vitalità, requisiti che ritengo molto importanti nell’attività politica: infatti portare a termine anche il più semplice progetto amministrativo vuol dire spesso affrontare un sacco di problemi e di veti incrociati che appaiono insormontabili, di fronte ai quali, mi riferisco anche alla mia esperienza, la ragione sembra dire “non c’è via di uscita, non riuscirai mai a superare quel muro”. In questi casi tenacia, cuore e passione sono indispensabili per superare gli ostacoli e realizzare progetti che alla fine risultano utili a tutti.
Se ti piacciono le mie idee oppure t’interessa saperne di più, puoi scrivermi all’indirizzo alberto.fileti@gmail.com.
Se decidi di votarmi alle elezioni del 15 e 16 maggio 2011, scrivi FILETI sulla scheda rosa fucsia per la IV circoscrizione a Trieste.
Parlando ora un po’ della IV circoscrizione, cioè quella di Città Nuova,Barriera Nuova, San Vito e Città Vecchia, preferisco esprimermi sul nostro territorio e di ciò che, se eletto, intendo realizzare.
- riqualificazione dei rioni e rifacimento pavimentazione: in molti casi vi sono problemi di viabilità, strade e marciapiedi malmessi, un notevole fenomeno di parcheggio selvaggio ed anche un certo degrado e sporcizia, per non parlare della mancanza di verde pubblico che talvolta aiuterebbe almeno in parte a risolvere alcuni di questi problemi, rendendo anche l’aria più respirabile.
- promozione e diversificazione del commercio: rilanciare il commercio significa partire anche dai piccoli commercianti, non puntando solo sulla grande distribuzione. In centro città questo significa, ad esempio, rendere i negozi facilmente visibili ed attrattivi, ad esempio consentendo loro di organizzare uno spazio promozionale nei pressi del negozio. Certo, questo è difficile da fare in un centro città utilizzato come via di transito per un sacco di auto private , come avviene ad esempio in Corso Italia, che potrebbe invece diventare una grande isola pedonale in cui ci si ferma e si trascorre un po’ di tempo in modo piacevole, senza essere soffocati dallo smog e dalle macchine parcheggiate ovunque. La soluzione del problema? Dato che il centro di Trieste non è studiato per il traffico veicolare, si tratta di mettere in rete i vari parcheggi fuori dal centro (Silos, Park Sant’Andrea ed altri), realizzando dove necessario i così detti “parcheggi di corrispondenza” attivando un collegamento con bus elettrici verso il centro. Soluzione estetica, silenziosa, ambientalmente ed economicamente sostenibile. Parcheggi interrati sotto le rive oppure nella collina di San Giusto? Soluzione sicuramente comoda ma troppo costosa, al di là del non trascurabile impatto ambientale. Inoltre un centro a misura di pedone e senza macchine renderebbe possibile anche l’organizzazione nelle varie zone di mercatini (rionali, di prodotti tipici, etnici, di antiquariato), dando nuova linfa ad alcuni luoghi ed al commercio e rivalutando il centro storico come centro commerciale naturale della città;
- creazione ulteriori spazi ricreativi: la nostra circoscrizione non è fatta solo di centro città, negozi, uffici o caffè. Ci sono anche spazi da gestire per favorire le attività aggregative (ad esempio piccole zone sportive) o ricreative per il tempo libero. Si potrebbero attrezzare aree verdi o ristrutturare zone non più in uso, per permettere alla gente di godersi il tempo libero ed il weekend con un sano divertimento. Un’idea in questo senso è la diffusione nelle aree verdi e negli spazi ricreativi di chioschi-biblioteca, dove trovare libri in prestito, quotidiani e riviste in consultazione, messi gratuitamente a disposizione dagli stessi cittadini del quartiere. Essi potrebbero essere gestiti da volontari, pensionati e giovani studenti. Una riflessione particolare meritano infatti i pensionati, troppo spesso trascurati: è fondamentale coinvolgerli nel tessuto sociale del quartiere, sia attraverso attività sia potenziando la rete dei luoghi d’incontro;
- ecosostenibilità e verde pubblico: partire proprio dal centro per realizzare un’area che, complice l’assenza di grandi impianti industriali, possa definirsi a basso consumo di energia e dunque essere alimentata prevalentemente da energie rinnovabili, diventando anche gradevole per chi, nell’ottica di un centro libero e pedonale, la frequenterebbe anche con la famiglia. Un centro che sarebbe più bello e vivibile con un potenziamento del verde pubblico, magari assegnando al singolo cittadino il mantenimento di una piccola zona di verde o di singole piante con lo slogan “Adottiamo una pianta?”;
- pulizia e decoro urbani: oltre alle note peripezie notturne in centro città da parte di chi magari non trova un locale pubblico con un bagno a disposizione, c’è anche il fatto che in certi rioni, quando si cammina sul marciapiede, è indispensabile guardare per terra piuttosto che davanti a sé, per evitare spiacevoli conseguenze causate da alcuni animali. Nel primo caso la soluzione potrebbe essere quella dell’impiego dei così detti wc-pilomat, cioè bagni-cabine telecomandate che scompaiono al di sotto del livello della strada con un semplice clic. Nel secondo caso, l’installazione di opportuni contenitori di deiezioni canine dovrebbe essere accompagnata da una campagna di sensibilizzazione, da controlli maggiori e mirati e da sanzioni più elevate. Anche se si pagano le tasse, non per questo certi spazi sono la nostra pattumiera personale;
- parcheggi per i residenti: data la carenza di posti auto e parcheggi in buona parte del territorio della IV circoscrizione triestina, un aiuto fondamentale in questo senso può esser dato dall’introduzione di parcheggi destinati ai residenti in determinate vie o quartieri, e ciò particolarmente nelle ore serali e notturne. Questo non sarebbe peraltro un’assoluta novità: in diverse città d’Italia con notevoli problemi di mancanza di posti auto (non solo Milano o Torino, ma anche ad esempio Cagliari e Trento) si sono già adottati provvedimenti simili. A questo proposito, è anche indispensabile che le Ztl (zone a traffico limitato) del centro città tornino ad essere veramente tali, mentre ora, data l’assenza di controlli e sanzioni, da queste ultime chiunque entra ed esce impunito. A Trieste, dopo anni di costose consulenze finite nel nulla grazie alla giunta Dipiazza, sarebbe indispensabile un nuovo piano del traffico che desse un senso alla mobilità delle auto.
- riavvio del progetto “Trieste Città Universitaria Senza confini”: significa aumentare le zone in cui sia disponibile la connessione gratuita ad internet tramite il proprio portatile o cellulare, rendendo così i quartieri della circoscrizione un luogo di vita, di svago, d’incontro e, perché no, anche di comunicazione tra persone. Ciò costituirebbe un’opportunità per il cittadino per incontrarsi con l’amico o per fruire di servizi o, ancora, per lavorare tramite internet e una possibilità per il turista di accedere ad informazioni utili.
Qualunque sia la vostra decisione, vi ringrazio per aver letto fino in fondo questa lettera ed avermi dato tempo ed attenzione.
Alberto Fileti