Pubblico il mio intervento fatto durante l’ultimo CdA Erdisu Trieste che, in sostanza, è una fotografia della situazione attuale del diritto allo studio universitario in Friuli Venezia Giulia.
Vorrei augurare buona lettura a tutti ma, data la situazione che viene messa in evidenza, potrebbe sembrare quasi una presa in giro…
Il Consigliere Fileti, nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dagli Uffici, sottolinea che la situazione di bilancio, sentite le relazioni del Presidente e del Collegio dei Revisori dei Conti, è la conseguenza di una sempre più percepibile mancanza di attenzione della Regione nei confronti del diritto allo studio universitario il quale, nonostante il tentativo dell’Assessore competente di assicurare il pagamento del 100% delle borse di studio, ha visto comunque venir meno interventi quali il contributo alloggio da € 500,00, la diminuzione della fasce di reddito per le borse di studio ed il posto alloggio nonché un aumento del 75% in un solo anno del costo del posto alloggio nelle case dello studente.
Per quanto riguarda la gestione politica delle risorse umane, non imputabile all’Ente, risultando quest’ultimo essere stato utilizzato in tempi recenti dalla Regione come un luogo di prelievo di personale qualificato e parcheggio di personale meno utile alle risultanze dell’azione amministrativa, rileva la criticità che nel tempo si è venuta a creare con la diminuzione costante del personale, anche interinale, con il rischio quindi di un carico di lavoro non più sostenibile e non più accettabile dai tecnici amministrativi superstiti.
Cosa che, come prima conseguenza, può facilmente condurre al peggioramento della qualità dei servizi agli studenti ad esempio causa maggiori tempi di attesa nell’erogazione degli stessi.
Ritiene inoltre che la soppressione degli E.R.Di.S.U., prospettata dalla Regione come dimostrazione di un presunto risparmio di risorse, costituisca una gravissima sottovalutazione, da parte della Regione stessa nella persona del suo attuale Presidente, dell’importanza del diritto allo studio universitario sia a livello particolare sia globale.
Questa sottovalutazione avrebbe l’unico risultato di declassare pesantemente il diritto allo studio universitario nel Friuli Venezia Giulia creando gravi danni ad un modello amministrativo che negli anni ha ottenuto ottimi risultati ed una tempistica di risposta amministrativa quasi sempre molto valida. Standard di qualità e quantità che la Regione stessa, quando è stessa “messa alla prova” sul tema, si è dimostrata ben lungi dal poter raggiungere.
Il consigliere Fileti auspica quindi un incontro con l’Assessore competente per rappresentare il tutto e richiedere altresì che vengano date risorse adeguate al Servizio diritto allo studio universitario in modo da poterne garantire il funzionamento e permettere che resti un servizio competitivo e non divenga un disservizio rischiando anche di minare il raggiungimento di determinati obbiettivi e facendo quindi anche venir meno la dotazione di fondi premiali del ministero legati al raggiungimento degli stessi entro certe scadenze. A tal fine crede sia necessario garantire, al Servizio Interventi ed Opportunità Diritto allo studio universitario, due unità ulteriori di personale, anche interinale, in possesso delle necessarie competenze.
Ritiene altresì necessario che, prima di esprimere giudizi sul funzionamento o meno di un ente e dei servizi da esso forniti, si faccia ricorso alla clausola valutativa di cui all’articolo 8 della legge regionale 12/2005 in modo da tale da realizzare una valutazione seria e basata su dati certi.
Ammonisce infine la Regione a non voler proseguire sulla strada di una costante e continua sottovalutazione dell’importanza del diritto allo studio, vittima, dal 2008 ad oggi di un costante e continuo drenaggio di risorse finanziarie e non, anche a danno diretto degli studenti stessi, con il risultato che un ente virtuoso come l’E.R.Di.S.U. di Trieste, ma lo stesso dicasi per l’Ente di Udine, è stato mandato in sofferenza da una politica poco accorta ed attenta alle necessità degli studenti la quale si spera possa essere radicalmente modificata in senso migliorativo.
Ritiene infine fondamentale che alla rappresentanza studentesca venga riconosciuto e garantito lo stesso o miglior ruolo deliberativo nonché un margine d’azione identico o equivalente a quello di cui dispone ad oggi.