“Basta con i lanci di notizie a mezzo stampa sul destino del diritto allo studio in Regione Friuli Venezia Giulia; la Giunta Regionale ne parli nelle sedi istituzionali competenti.”
Siamo sconcertati dal comportamento tenuto dall’assessore Molinaro e dal Presidente Tondo i quali seguitano ad utilizzare il pernicioso metodo delle dichiarazioni politiche a mezzo stampa senza convocare ufficialmente e congiuntamente gli stakeholders del diritto allo studio per annunciare i loro progetti nelle sedi istituzionali competenti.
Nella questione diritto allo studio risultano infatti coinvolti a pieno titolo varie figure che, a partire da studenti e Rettori in quanto espressione delle due Università regionali ma senza dimenticare enti locali ed altri soggetti, in Friuli Venezia Giulia sono i primi interpreti di quanto previsto dagli articoli 33 e 34 della Carta Costituzionale.
Alcuni incontri già svoltisi separatamente tra i vari soggetti interessati senza quindi permettere un confronto unico su un tema comune a più soggetti, risultano ormai superati dai nuovi contenuti derivanti dal continuo stillicidio di dichiarazioni a mezzo stampa della giunta regionale e dagli interventi dei consiglieri regionali, nonché di esponenti di spicco dei partiti politici che costituiscono la maggioranza in consiglio regionale e di cui la giunta stessa è o dovrebbe essere diretta espressione.
Mentre fino a ieri infatti la soluzione posta sul tavolo dalla giunta Tondo per il diritto allo studio regionale era quella della fondazione di partecipazione di diritto privato, oggi non si contano più le notizie a mezzo stampa tramite le quali assistiamo al susseguirsi in modo disordinato e per nulla omogeneo delle voci più diverse e contraddittorie in merito al futuro degli Erdisu.
Chiediamo quindi all’assessore competente, Roberto Molinaro, che faccia chiarezza e opera di sintesi politica sullo stato dell’arte del progetto di riforma del diritto allo studio regionale e che ciò avvenga nella sede istituzionale competente qual è la “Conferenza Regionale per il diritto e le opportunità allo studio universitario” individuata peraltro dallo stesso articolo 6 della legge regionale 12/2005 quale organismo principe in materia di indirizzo e coordinamento per le politiche del diritto allo studio regionale.
Auspichiamo altresì che tale organo venga convocato a breve termine e per tempo in modo tale da poter favorire un confronto democratico aperto tra la totalità degli stakeholders del diritto allo studio regionale con tempistiche e modalità che prevedano anche l’opportunità di incidere a livello progettuale sul diritto allo studio regionale ed in merito all’attuazione dello stesso.
Eleonora Cervesato, Alberto Fileti, Jacopo Lillini
Consiglieri di amministrazione e rappresentanti degli studenti E.R.Di.S.U. Trieste
Mattia Fadel
Presidente del Consiglio degli studenti dell’Università degli Studi di Trieste